Le classi terze dell’indirizzo Turismo alla scoperta del Rinascimento “eccentrico”

E' tempo di bilanci per il viaggio d'istruzione fra la Tuscia viterbese e il centro storico di Roma

Dal 18 al 21 febbraio si è svolto il viaggio di istruzione delle due classi terze dell’indirizzo Turismo, quest’anno dedicato a un itinerario attraverso i tesori di arte, architettura e paesaggio fra la Tuscia viterbese e il centro storico di Roma, alla scoperta di alcuni luoghi iconici del Rinascimento e di altri non ancora inflazionati dal turismo di massa, ma ugualmente affascinanti.
Le studentesse e gli studenti delle due classi hanno visitato il suggestivo Parco dei Mostri di Bomarzo con le sue misteriose sculture, gli originali giardini cinquecenteschi di Villa Lante a Bagnaia, il maestoso Palazzo Farnese di Caprarola e, a Viterbo, i vicoli del quartiere medievale San Pellegrino, uno fra i più estesi e meglio conservati d’Europa.
Il viaggio si è quindi spostato nella capitale, dove gli alunni hanno visitato i principali luoghi della Roma antica e barocca, dal Campidoglio a Piazza Navona, dalla Chiesa di San Luigi dei Francesi, con i celebri dipinti di Caravaggio, alla Chiesa del Gesù, dove il gruppo ha assistito allo spettacolo della “macchina” barocca che ogni pomeriggio si mette in moto, accompagnata da un brano di musica sacra, facendo emergere
l’imponente statua argentea di Sant’Ignazio di Loyola, patrono della chiesa, mentre una voce narrante racconta la vita del santo guerriero.
L’ultimo giorno è stato dedicato alla visita del Colosseo, con l’annesso Arco di Costantino, e ai Musei Vaticani: un’esperienza unica attraverso le collezioni di scultura antica, le “Stanze” di Raffaello e la Cappella Sistina: non a caso, i Musei Vaticani sono il secondo museo più visitato al mondo, con una media di 25.000 ingressi ogni giorno.
Il viaggio di istruzione è stato concepito anche per sollecitare negli studenti una riflessione sul rapporto fra turismo di massa e turismo sostenibile, che nel Lazio è facile sperimentare per il contrasto tra la magnifica capitale – sempre affollata e un po’ caotica – e la serena campagna viterbese, dove il tempo sembra scorrere a un ritmo immensamente più lento e dove può ancora accadere, come è accaduto a noi in un freddo martedì fuori stagione a Bagnaia, che la titolare di un ristorante si offra ad aprire la propria cucina per garantire a tutti, alunni e docenti, un ambiente caldo e un pasto dignitoso.
I docenti accompagnatori, i professori Damiano Andreini, Francesco De Siena e Paolo Redi sono contenti di sottolineare l’ottimo comportamento, l’interesse e la collaborazione di tutti gli alunni durante le varie fasi del viaggio.